Nato a Roma il 19 gennaio 1951, nato in casa, in viale Giulio Cesare, come si usava una volta, verso le quattro del mattino.
Diplomato al liceo scientifico di Velletri e successivamente ha frequentato la facoltà di Storia e Filosofia alla Sapienza fino al quarto anno senza terminare gli studi, poi, avendo incontrato sulla sua strada la politica della quale si era già innamorato militando attivamente nel movimento studentesco nella fine degli anni ’60 e iscritto al partito comunista italiano dal 1970, dove fu anche per qualche anno segretario dei Castelli Romani della Federazione giovanile comunista, fu chiamato, nel 1975, così si diceva all’epoca, dal partito a ricoprire la carica di presidente provinciale della Alleanza dei Contadini, il sindacato di sinistra dei coltivatori diretti.
Rimane nel sindacato fino al 1986 con diversi incarichi da ultimo quello di presidente regionale del Lazio. Dal 1986 al 1995 è impegnato presso la direzione nazionale del partito comunista (proprio nella nota sede di via delle Botteghe Oscure). Lavora prima nella sezione agraria, poi nella sezione organizzazione nella fase di passaggio dal PCI al Pds e in questa funzione collabora ad organizzare i due congressi di Rimini e Bologna. Successivamente viene chiamato dal tesoriere Stefanini a collaborare presso la tesoreria nazionale. Alla morte di Stefanini viene nominato legale rappresentante del partito, ma la decisione personale era ormai presa.
Troppi anni di intenso lavoro politico e sindacale e la consapevolezza che i cambiamenti che avvenivano nel partito e nei partiti si allontanavano dal proprio modo di essere lo spingono, oltre che per ragioni personali bellissime, quali la nascita di suo figlio Francesco, a trovare una attività più veramente “lavorativa” e trova sulla sua strada la Coop nella quale inizia un nuovo percorso con tanto di formazione in Toscana per sei mesi e poi diventa responsabile del centro di distribuzione della Coop toscana Lazio ad Ariccia.
In questa funzione scopre meglio le sue attitudini organizzative, logistiche e manageriali che gli consentiranno nel 2000 di essere chiamato al lavoro presso il Centro agroalimentare di Roma, dove dopo alcuni anni assume la responsabilità di direttore operativo fino alla sua pensione del dicembre 2016.
Sa di aver avuto una grande fortuna aver lavorato sempre dove desiderava di farlo. Nonostante i vari cambiamenti la vita politica è parte integrante della sua esistenza e sia pur negli ultimi non più intensamente ha sempre mantenuto viva la sua passione nella speranza e nella fiducia di un mondo migliore. Non ha grandi hobby il suo lavoro è sempre stato il suo hobby preferito, negli ultimi anni ama il nuoto in piscina, segue la sua squadra del cuore la Juve, con non poche difficoltà… in famiglia suo figlio romanista e con i suoi amici più stretti anche loro quasi tutti romanisti o laziali, ama la buona cucina , condividerla con gli amici con un sigaro e un buon rum e magari un po di cioccolata a cui se può cerca sempre di dare ascolto.